13/09/2021
Ufficio per lo sviluppo della congregazione in Italia (USCI)

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L’Associazione Internazionale per la Coscienza di Kṛṣṇa, ISKCON (acronimo di International Society for Kṛṣṇa Consciousness), fu fondata da Śrīla A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda nel 1966 a New York. Oggi il Movimento comprende oltre 500 centri suddivisi tra templi e comunità rurali, circa un centinaio di ristoranti vegetariani, migliaia di gruppi di sostenitori che si riuniscono regolarmente, un’ampia varietà di progetti comunitari e milioni di membri della congregazione sparsi in tutto il mondo.

L’ISKCON appartiene alla Gauḍiyā-Vaiṣṇava sampradāya una tradizione monoteistica della millenaria cultura vedica. Filosoficamente si basa sui testi sanscriti della Bhagavad-gītā e del Bhagavat Purāṇa, o Śrīmad-Bhāgavatam. La tradizione devozionale del Bhakti-yoga insegna che lo scopo ultimo della vita è il risveglio dell’amore per Dio, o Kṛṣṇa, “l’infinitamente affascinante”.

Dio è conosciuto in tutto il mondo con molti nomi tra cui Allāh, Geova, Govinda, Rāma, ecc. I devoti dell’ISKCON invocano i nomi di Dio nella forma del mahā-mantra, o il grande canto della liberazione: Hare Kṛṣṇa, Hare Kṛṣṇa, Kṛṣṇa Kṛṣṇa, Hare Hare, Hare Rāma, Hare Rāma, Rāma Rāma Hare Hare.

Inizialmente il Movimento Hare Kṛṣṇa si diffonde principalmente attraverso una struttura comunitaria monastica, con i fedeli impegnati a sviluppare varie attività all’interno dei centri esistenti. In seguito, la naturale scelta di una vita familiare di gran parte dei devoti e la maggiore diffusione nel tessuto sociale ha portato ad un graduale sviluppo all’esterno delle comunità stesse, che rimangono comunque punti di riferimento e di riunione. I templi forniscono guida, rifugio e supporto spirituali ai devoti che vivono integrati nella società e a tutti i ricercatori che vogliono approfondire le tematiche spirituali della tradizione vedica.

I principali scopi dell'ISKCON sono: favorire il processo di discernimento tra la realtà spirituale e illusione materiale, tra ciò che è eterno e ciò che è temporaneo; offrire una guida esperta e disinteressata nella vita spirituale; preservare e diffondere la cultura vedica nella sua forma originale; praticare e celebrare il gioioso canto dei santi nomi; aiutare ogni essere vivente a ricordare e servire Kṛṣṇa, Dio, la Persona Suprema per ritrovare quell’eterna felicità a cui tutti aspiriamo.

Il Maestro fondatore

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda
Per millenni gli insegnamenti e la profonda cultura del bhakti yoga, o coscienza di Kṛṣṇa, sono rimasti nascosti all’interno dei confini dell’India. Oggi, milioni di persone in tutto il mondo esprimono la loro gratitudine a Śrīla Prabhupāda per aver diffuso globalmente la saggezza senza tempo della bhakti.

Śrīla Prabhupāda nacque come Abhay Charan De il 1° settembre 1896 a Calcutta. Da giovane si unì al movimento di disobbedienza civile di Mahātmā Gāndhī e nel 1922, un incontro con il grande erudito e maestro spirituale Śrīla Bhaktisiddhānta Sarasvatī trasformò completamente la sua vita.

Śrīla Bhaktisiddhānta era il leader della comunità Gauḍiyā Vaiṣṇava e nel corso del loro primo incontro chiese ad Abhay di portare gli insegnamenti di Sri Kṛṣṇa in lingua inglese nei Paesi occidentali. Profondamente toccato dalla devozione e saggezza del grande maestro, dopo qualche anno Abhay accettò l’iniziazione come discepolo di Śrīla Bhaktisiddhānta e dal 1933 decise di dedicare la propria vita all’istruzione ricevuta dal suo guru. Abhay, in seguito conosciuto con il titolo onorifico di A.C. Bhaktivedānta Svāmī, trascorse i successivi 32 anni nella preparazione del suo viaggio verso l’Occidente. Nel 1965, all’età di sessantanove anni, riuscì ad ottenere un biglietto gratuito per New York a bordo di una nave mercantile, la Jaladuta. Il viaggio si rivelò piuttosto insidioso ed egli subì due attacchi di cuore in due giorni. Dopo 35 giorni in mare, Śrīla Prabhupāda giunse in un solitario porto di Brooklyn con l’equivalente di sette dollari in rupie e un baule carico delle sue traduzioni dello Śrīmad-Bhāgavatam in lingua inglese.

Giunto a New York, Prabhupāda dovette affrontare grandi difficoltà ed iniziò umilmente la sua missione tenendo lezioni sulla Bhagavad-gītā nella Bowery e guidando i suoi primi seguaci nei kīrtan (canti tradizionali devozionali) a Tompkins Square Park. Il suo messaggio di pace e buona volontà colpì profondamente molti giovani, alcuni tra i quali si fecero avanti per diventare seri studenti della coscienza di Kṛṣṇa. Con l’aiuto dei primi discepoli, A.C. Bhaktivedānta Svāmī affittò un piccolo negozietto nel Lower East Side di New York che venne adibito a tempio. Nel luglio del 1966, Bhaktivedānta Svāmī fondò ufficialmente l’Associazione Internazionale per la Coscienza di Kṛṣṇa (ISKCON) che fin da allora si pone tra i suoi obiettivi quello di compensare lo squilibrio di valori spirituali nella società e raggiungere vera unità e pace nel mondo.

Negli undici anni che seguirono, Prabhupāda fece 14 volte il giro del mondo al fine di diffondere gli insegnamenti di Sri Kṛṣṇa. Migliaia di persone provenienti da più svariati percorsi accettarono il suo messaggio e si dedicarono alla sua missione. Con il loro aiuto, egli stabilì templi, comunità rurali, una casa editrice e diverse istituzioni educative in tutto il mondo.

Inoltre, egli diede vita all’organizzazione che distribuisce il maggior numero di pasti vegetariani a livello globale: Hare Kṛṣṇa Food for Life. Desideroso di riportare in auge la coscienza di Kṛṣṇa anche nella sua terra natia, Śrīla Prabhupāda tornò in India numerose volte contribuendo fortemente al risveglio della tradizione Vaiṣṇava. Il contributo più significativo che egli ha lasciato per le generazioni future è indubbiamente la sua letteratura. Fu autore di oltre 70 volumi sulla tradizione Vaiṣṇava che vengono altamente rispettati dagli studiosi e gli accademici per la loro autenticità, profondità e chiarezza. Molte delle sue opere vengono utilizzate come libri di testo in numerosi corsi universitari. Ad oggi, gli scritti di Śrīla Prabhupāda sono stati tradotti in circa 80 lingue e tra le opere più importanti che ha tradotto e commentato si trovano la Bhagavad-gītā così com’è, lo Śrīmad-Bhāgavatam e la Śrī Caitanya-caritāmṛta.

A.C. Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda lasciò questo mondo il 14 novembre 1977, nella santa città di Vṛndāvana, in India, circondato dai suoi amati discepoli che ancora oggi portano avanti la sua missione.

Los Angeles 13/09/1972

Appena diventerete coscienti di Dio, i demoni vi creeranno dei problemi. Come nel caso del Signore Gesù Cristo che venne crocifisso dai demoni. Il suo unico difetto consisteva nel fatto di essere cosciente di Dio; vedete, anche una persona così innocente è stata perseguitata.
[Bhaktivedānta Svāmī Prabhupāda]

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